Troppo zucchero nella dieta dei nostri bambini: quali sono gli effetti a breve e a lungo termine?

autore: Luigi Paglia

I bambini hanno una forte preferenza per il gusto dolce. Introdurre precocemente zuccheri liberi nella loro dieta costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo di importanti malattie già in età evolutiva.

Gli zuccheri liberi comprendono i monosaccaridi (glucosio, fruttosio, galattosio) e i disaccaridi (saccarosio, lattosio, maltosio, trealosio) aggiunti negli alimenti dai produttori o dai consumatori, oltre che gli zuccheri naturalmente presenti in miele, sciroppi e succhi di frutta.

Al di là del ruolo scientificamente comprovato nella patogenesi della malattia cariosa, pare che gli zuccheri aggiunti possano favorire l’insorgenza di quelle malattie attualmente identificate come Malattie Croniche non Trasmissibili (NCDs) quali obesità, diabete mellito di tipo 2 (dmt2), malattie cardio-metaboliche ed epatopatie nei soggetti in via di sviluppo.

 

Zuccheri e malattia cariosa 

Zuccheri e carboidrati fermentabili in genere, dopo essere stati idrolizzati dall’amilasi salivare, forniscono un substrato per l’azione dei batteri acidogeni presenti nel cavo orale (Streptococchi mutans e Lactobacilli in particolare), i quali riducono il pH della saliva e della placca, determinando la dissoluzione (demineralizzazione) della componente minerale dei tessuti dentali e favorendo l’instaurarsi della lesione cariosa. Negli ultimi decenni, l’American Academy of Pediatric Dentistry ha introdotto la definizione di Early Childhood Caries (ECC), manifestazione precoce della malattia cariosa che si sviluppa nei bambini di età inferiore ai 6 anni, a volte anche prima del compimento dei 2 anni di vita.

Si tratta di una patologia ampiamente diffusa su scala mondiale, con un’alta incidenza in Europa e in Italia. È stato dimostrato che i bambini che sviluppano ECC seguono una dieta caratterizzata da un’elevata assunzione di zuccheri liberi, specialmente sotto forma di bevande (succhi di frutta, tè dolci, soft drinks).

Anche il ruolo causale delle caramelle e del ciuccio imbevuto nel miele o nello zucchero non è affatto trascurabile. Considerando la tenera età dei pazienti affetti e le gravi conseguenze di questa patologia, è opportuno adottare un atteggiamento di tipo preventivo più precocemente possibile.

 

Zuccheri e malattie croniche sistemiche

L’assunzione eccessiva di zuccheri aggiunti può:

  • favorire l’instaurarsi una vera e propria malattia del metabolismo lipidico caratterizzata da un eccessivo accumulo di grasso nelle cellule epatiche: la Steatosi Epatica Non-Alcolica (NAFLD). La NAFLD ha raggiunto negli ultimi vent’anni proporzioni epidemiche anche tra i più piccoli, diventando la malattia epatica cronica pediatrica più diffusa. In Italia si stima che circa il 15% dei bambini ne sia affetto, raggiungendo l’80% tra i bambini obesi. La conferma scientifica proviene da uno studio condotto dai ricercatori dell’area di Malattie Epato-Metaboliche dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù su 271 bambini e ragazzi sovrappeso o obesi affetti da NAFLD e pubblicato sul Journal of Hepatology. 
  • favorire l’insorgenza di resistenza insulinica, generata da complessi meccanismi biochimici. L’iperglicemia persistente che ne deriva stimola il pancreas a secernere quantità maggiori di insulina, determinando così iperinsulinemia (Diabete Mellito di Tipo 2 o DMT2). Negli adolescenti e nei giovani adulti, il dmt2 sembra essere più aggressivo che nei soggetti adulti, dimostrando una minore risposta al trattamento convenzionale ed un più alto tasso di mortalità. Un recente studio ha dimostrato che un bambino obeso ha un rischio 4 volte maggiore di sviluppare DMT2 entro i 25 anni rispetto ad un bambino normopeso. Un’altra metanalisi ha evidenziato che i bambini che fanno largo consumo di bevande zuccherate (1-2 dosi al giorno) hanno un rischio maggiore del 26% di sviluppare DMT2 rispetto a quelli che ne assumono meno (nessuna/< 1 dose al mese). 
  • favorire l’insorgenza di obesità, un fattore di rischio significativo nella patogenesi della Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS), poiché altera l’anatomia e la collassabilità delle vie aeree e altera il controllo respiratorio. 

Quindi… quanto zucchero nella dieta dei bambini? 

Secondo l’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS) è bene evitare di aggiungere zuccheri agli alimenti nei bambini al di sotto dei 2 anni e limitare il consumo di zuccheri aggiunti entro il 10% del fabbisogno calorico giornaliero nei bambini di età compresa tra i 2 e i 9 anni. 

L’Associazione Americana di Cardiologia (AHA) consiglia di ridurre ulteriormente le dosi limitando lo zucchero ad un massimo di 25 grammi al giorno (circa 6 cucchiaini) in bambini e ragazzi di età compresa tra i 2 e i 18 anni, eliminandolo completamente in bambini al di sotto dei 2 anni. 

Queste raccomandazioni riguardano solo monosaccaridi (glucosio e fruttosio) e disaccaridi (saccarosio) aggiunti ad alimenti e bevande nonché gli zuccheri naturalmente presenti in miele, sciroppi, succhi di frutta e concentrati di succhi di frutta. Non sono inclusi gli zuccheri presenti nella frutta fresca e nei vegetali o, ancora, quelli naturalmente presenti nel latte, poiché non vi sono evidenze di effetti avversi legati alla loro assunzione. 

Bibliografia

Paglia L. Taste development and prenatal prevention. Eur J Paediatr Dent 2019; 20(4): 257

Paglia L, Scaglioni S, Torchia V, De Cosmi V, Moretti M, Marzo G, Giuca MR. Familial and dietary risk factors in Early Childhood Caries. Eur J Paediatric Dent 2016 Jun; 17(2):93-9

Mosca A, Nobili V, De Vito R, Crudele A, Scorletti E, Villani A, Alisi A, Byrne CD. Serum uric acid concentrations and fructose consumption are independently associated with NASH in children and adolescents. J Hepatol 2017 May; 66 (5): 1031–1036.

Te Morenga L, Mallard S, Mann J. Dietary sugars and body weight: Systematic review and meta-analyses of randomized controlled trials and cohort studies. BMJ 2012 Jan 15;346:e7492

WHO. Sugars intake for adults and children. Geneva (Switzerland):WHO; 2015

Vos MB, Kaar JL, Welsh JA, et al. Added sugars and cardiovascular disease risk in children: a scientific statement from the American Hearth Association. Circulation 2017 May 09; 135(19):e1017-e1034

Paglia L, Friuli S, Colombo S, Paglia M. The effect of added sugars on children’s health outcomes: Obesity, Obstructive Sleep Apnea Syndrome (OSAS), Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder (ADHD) and Chronic Diseases. Eur J Paediatr Dent June 2019; 20(2): 127-132.