pubblicato su Doctor Os n°4 – aprile 2012
La SIOI, attenta alle richieste dei soci di aggiornamento continuo clinico e scientifico, organizza il 28 aprile 2012 presso l’Università di Pisa, un Meeting a tema “I denti decidui dalla conservativa alla ortodonzia: come, quando, perché”.
L’obiettivo è evidenziare come la dentatura decidua sia il focus per una corretta architettura delle arcate dentarie. La cura del dente deciduo, partendo dalla conservativa basale ed avanzata fino all’impegno ortodontico sempre più semplificato e raffinato, deve trovare i tempi migliori di intervento (ecco il “quando”) con le modalità più aggiornate (il “come”) in un concetto evolutivo che segue la dinamica dello sviluppo del complesso facciale (il “perché”).
Una pronta, precoce e consapevole decisione terapeutica consente una via più facile che porta, anche in casi complessi, all’immediato e al futuro benessere. A tale scopo l’esperienza delle varie scuole e gli studi internazionali vogliono confluire nella “real life” pedodontica.
Nell’ambito del convegno il Direttivo della SIOI, al fine di coinvolgere tutti gli iscritti nello sviluppo degli interessi culturali e pratici della società, creando modalità di maggiore partecipazione, ha pensato di inserire una sessione di “unforgettable case” di odontoiatria pediatrica ambulatoriale, pensata per dare la possibilità, a qualunque socio lo desideri, di presentare un suo caso clinico di particolare interesse per la nostra comunità pedodontica. Rarità, urgenze, difficoltà diagnostico-operativa possono rappresentare la motivazione dell’“unforgettable case”.
Il “ricordo” meritevole di essere conosciuto, quindi esposto e commentato, può avere una configurazione aneddotica, nel senso di caso unico atto a suscitare curiosità, o può avere il significato di “focus on”, non tanto per ripercorrere la bibliografia pedodontica, ma per richiamare l’attenzione e trovare una spiegazione sì personale, ma pure di più ampio respiro, culturale, propedeutico, deontologico del ricordo stesso del caso clinico ed umano che l’ha provocato.
Con la speranza di vederci tutti alla giornata congressuale pisana.
Maria Rita Giuca